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mercoledì 2 febbraio 2011

Intercessione di Padre Pio, la grazia ricevuta da Carmen, un utero retroverso

Intercessione di Padre Pio, la grazia ricevuta da Carmen, un utero retroverso



Ciao Sara sono di nuovo Carmen questa volta ti scrivo per raccontarti la grazia che ho ricevuto grazie all’ intercessione di Padre Pio come ti avevo già accennato precedentemente.

Allora io mi sono sposata nel 2004. All’inizio non abbiamo provato ad avere bambini perchè io ho un problema di salute da quando avevo 3 anni soffro di una poliendocrinopatia auto immune con ipotiroidismo ipoparatiroidismo e iposurrenalismo, inutile dirti quanto ho sofferto fino a quando all’ età di 17 anni + o - hanno finalmente scoperto la terapia giusta, io fino ad allora ho vissuto la mia vita praticamente in giro per ospedali,ma la cosa stana è che non mi sentivo affatto sfortunata anzi, vedendo altri bambini che stavano male, io mi sentivo quasi fortunata, ed è quello che provo anche adesso perchè ripensando al fatto che fino ai miei 17 anni avevo dei momenti che non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto per andare al bagno mi ci doveva portare mio padre in braccio io ringrazio il Signore perchè il primo miracolo l’ho avuto allora quando dopo avermi aggiunto alle mie 9 pillole giornaliere una pillola che tra l’altro si chiama pillola salva vita io in pratica dopo + o - ,4 o 5 giorni che la prendevo mi potevo alzare da sola senza stare male, mangiavo senza rigurgitare in pratica era cominciata per me una vera vita e di questo non posso che ringraziare il Signore sempre.

Ti ho raccontato questo per farti capire perchè all’inizio non abbiamo provato ad avere un bimbo. Perchè io volevo fare prima tutti gli accertamenti e poi provare anche se il mio endocrinologo diceva che potevo avere tutti i figli che volevo pur prendendo 10 medicine al giorno e solo che dovevo stare un po’ di più sottocontrollo. Allora io ho una zia ostetrica ho chiesto a lei se mi indicava una ginecologa abbastanza brava e lei mi ha portata da una dott.ssa .in pratica io la prima cosa che le ho detto è che volevo avere un bambino ma che prima avrei voluto fare tutti gli accertamenti possibili e immaginabili proprio perchè ho questo problema e le avevo portato la cartella clinica di Pisa perchè è li che mi curo, per farle sapere di che si trattava, ma lei con una freddezza unica mi risponde che non le interessava dei problemi che avevo e che sarei dovuta andare da lei solo per una gravidanza, allora guardando mia zia le faccio capire chiaramente ,(ma dove mi hai portata?) allora mia zia mi dice “non ti preoccupare ti mando da un altro ginecologo di cui ti puoi fidare ciecamente, comunque dato che ci sei fatti fare almeno un ecografia” e cosi feci.

Mentre mi faceva l’ ecografia ad un tratto e con una violenza unica si mette ad urlare, “mamma mia Filomena tua nipote ha un fibroma” senza darmi altre spiegazioni, allora mia zia vedendo che io ero spaventata da morire, mi chiede come avessi il ciclo io le rispondo normale e mi chiede ancora “ma hai dolori forti in quei giorni?” io le risposi di no, mia zia a quel punto mi dice di non preoccuparmi perchè se avessi avuto un fibroma poi grande come lo aveva visto lei dovevo avere dolori fortissimi e un emorragia fortissima. Questo accadeva verso i primi di novembre 2004

Il 15 11 04 vado a fare la visita dal ginecologo di cui mi aveva parlato mia zia in effetti si è dimostrato molto professionale perchè appena gli ho detto dei miei problemi si è prima letto tutta la cartella clinica mi ha chiesto che ne pensava il mio dott. e che se fossi rimasta incinta comunque voleva avere contatti con lui. Io gli ho poi detto che la ginecologa mi aveva diagnosticato un fibroma ed a quel punto non rimaneva che fare la visita.

Mentre mi controllava io avevo notato che non c’erano buone notizie, lui con una calma unica ci disse “Magari fosse stato un fibroma si sarebbe operato e non ci sarebbero stati più problemi”, io avevo un problema molto più grave, in pratica io avevo una malformazione molto rara, con il quale ci sono nata e che soprattutto molto probabilmente non avrei potuto avere figli perchè è una delle malformazioni più brutte e pur operando non si può portare a termine la gravidanza quindi il bambino doveva  nascere al massimo a 5 mesi perchè l’utero era bicorneo come se avessi avuto un solo passaggio ma 2 uteri troppo piccoli quindi pur rimanendo incinta lo avrei perso perchè il bimbo non ci stava in nessuno dei 2 uteri, operando come ho già detto prima non potevo portare a termine la gravidanza! L’unica soluzione era rinunciare.

Ricordo che il posto dove lavorava il dott. era distante dal mio paese + o - 2ore quel giorno pioveva a dirotto non solo fuori ma anche in macchina perchè non ho smesso un attimo di piangere ero disperata .Allora mio marito mi disse “non ti preoccupare troveremo una soluzione magari se vuoi andiamo a Pisa”.

Andiamo a dormire, stranamente ho dormito, ad un tratto verso le 6 del mattino, non so se ho fatto un sogno mi sveglio di soprassalto e dico a mio marito “dobbiamo andare a San Giovanni Rotondo perchè Padre Pio mi farà guarire” allora lui mi disse “ti porto dove vuoi”.

Da quel giorno ho cominciato a fare il Rosario tutti i giorni e chiedevo a Padre Pio di farmi guarire, perchè in una sua preghiera dice chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto. E gli dicevo “ti prego Padre Pio stendi le tue mani divine sulla mia pancia e fammi guarire”. Sono riuscita ad avere l’appuntamento a San Giovanni Rotondo, da novembre praticamente a maggio, io faccio la parrucchiera verso gennaio viene una cliente che mi dice di essere incinta allora io le chiedo se procede tutto bene, lei mi rispose di si ma che le avevano trovato l’utero retroverso, io non avendone mai sentito parlare le chiesi di che si trattasse e mi disse che non era niente di grave era solo che l’utero invece di essere di lungo è di lato. Allora io vedendo che con questo utero comunque si può rimanere incinta, a Padre Pio da quel giorno gli dicevo “stendi le tue mani divine sul mio utero e fammelo diventare retroverso.

Finalmente è il mese di maggio vado a San Giovanni per il mio appuntamento con il ginecologo, come al solito gli ho parlato dei miei problemi di salute, si è letto anche lui la cartella clinica, ne ha parlato con un endocrinologo di sua fiducia il quale ha confermato quello che aveva detto il mio, quando però ha letto la diagnosi del dott. di giù mi ha detto le stesse cose  cioè che se effettivamente l’utero era bicorneo era meglio rinunciare.

Andiamo a fare l ecografia, io ovviamente anche se ero molto fiduciosa non guardavo il monitor ad un tratto il dott. va a chiamare un secondo ginecologo e insieme mi fanno la visita senza parlare, ad un certo punto chiamano un terzo ginecologo e gli dicono che doveva farmi lui l’ecografia e doveva dirgli come vedeva lui l’utero. Io li ho iniziato ad avere un po’ di paura perchè ho pensato (ecco lo hanno visto anche loro essendo una cosa molto rara vogliono farla vedere a più dottori) quando ad un certo punto il terzo ginecologo dice “ma per me è normale è solo che è retroverso” mi giro per guardare era totalmente diverso da quello che avevamo visto fino a quel momento, li ho iniziato a piangere ed a ringraziare Padre Pio perchè avevo ottenuto proprio quello che gli avevo chiesto fino a quel momento.

Il dott. vedendo che era tutto a posto mi disse che potevamo procedere a fare tutte le analisi sia della tiroide che ginecologiche e per fare questo mi dovevo ricoverare. Mi anno dato l’appuntamento dopo circa 2 settimane e in tutte le analisi che mi hanno fatto c’erano anche quelle sulla sterilità giusto per stare tranquilli, l’unico problema era che per avere l esito di questo esame ci vogliono 40 giorni, mentre ero sul pullman anche se dentro di me sapevo che sarebbe andato tutto bene, però continuavo a pensare (e se sono sterile ? Come posso stare 40 giorni con questo pensiero?) ad un certo punto il pullman era già arrivato a Taranto, si avvicina una signora che io non avevo mai visto e che a questo punto non so neanche se esiste e mi dice “scusa posso dirti una cosa?” io le risposi “si prego” pensando che magari stesse male, invece con il Rosario tra le mani mi disse “non ti preoccupare lui risolverà tutti i tuoi problemi” ha continuato dicendomi solo questo finché non è scesa, allora io a quel punto ho iniziato a piangere perchè ho detto “il Signore mi ha parlato per dirmi che andrà tutto bene.”

In effetti in quei40 giorni sono stata tanto serena. Vado a prendere l’esito era tutto a posto. Adesso restava solo l’esame delle tube per vedere se erano aperte, ma secondo te poteva andare tutto bene? no! le tube erano chiuse e quindi dovevo sottopormi ad un intervento di laparoscopia, per vedere il perchè erano chiuse. Mi hanno dato l’appuntamento per il marzo 2005, prima di andarmene però il dott. mi disse “non ti preoccupare può essere pure che sono chiuse per un infezione.” Il 19 03 05 facevano una riunione dove parlava un certo Benedetto che è il primo miracolato della culla di Gesù Bambino di Gallinara. Lui ha iniziato dicendo “la Madonna è qui in mezzo a voi potete chiedere tutto perchè esaudirà molti dei vostri desideri” io sentendo quelle parole il giorno dopo mi dovevo ricoverare perchè il 22 03 mi avrebbero operata le ho detto “Madonnina mia se proprio devo avere le tube chiuse fa che sia solo per un’infezione” ad un tratto sento un fortissimo mal di pancia dato che c’era tanta gente pensando di dover andare al wc, pensai (ma come faccio ad alzarmi in mezzo a tutta questa gente?) mentre pensavo questa cosa il dolore era già passato,non pensando a quello che avevo appena chiesto alla Madonna. Il giorno dopo si parte,arriva il 22 03 giorno dell’intervento, ovviamente con me c’era mio marito, mi prendono intorno alle 9:00. Erano da poco passate 2ore e nessuno andava a tranquillizzare mio marito allora lui inizia ad avere paura, in quel preciso momento si gira verso una parete dell’ospedale e c’era un quadro enorme di Papa Giovanni Paolo ll con scritto sopra NON AVERE PAURA, li si è tranquillizzato, dopo 2 minuti va il dott. che mi ha operata e gli ha detto “è andato tutto bene,una tuba era chiusa perchè quando da piccola mi hanno fatto l’appendicite mi hanno cucito la tuba provocandomi un aderenza mentre l’altra era chiusa per un infezione, quello che avevo chiesto alla nostra Mamma Celeste prima di partire.

Dopo due mesi sono rimasta incinta del mio piccolo Manuel Pio. Ora puoi capire anche il perchè lo abbiamo chiamato così. Da premettere una cosa, per avere mio figlio ho avuto quasi 2 anni di calvario, nessuno della mia famiglia sapeva niente perchè non volevo che si preoccupassero, loro quando andavo in ospedale sapevano che andavo a fare ogni volta un pellegrinaggio essendo moto devota a Padre Pio, tanto io sapevo di non essere comunque sola.

Ho cominciato a raccontare tutto quello che mi era successo alla nascita di mio figlio perchè voglio che la gente sappia che se hai fede nel Signore con la preghiera si può ottenere tutto. Un bacio da Carmen

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