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mercoledì 24 novembre 2010

La scoperta della vita nell’esperienza NDE, testimonianza di Alessandro

La scoperta della vita nell’esperienza NDE, testimonianza di AlessandroPDFStampaE-mail

Sono rarissime le testimonianze NDE dove compare la figura del demonio; nei racconti fatti di se stessi prima dell’esperienza di pre-morte sappiamo che erano persone che vivevano nella materialità considerandola l’unica realtà possibile; anche se a livello culturale conoscevano il Cielo, gli Angeli, i Santi, il demonio, vivevano la vita dando valore solo a ciò che era terreno. Alcuni amavano i loro congiunti, altri mettevano se stessi anche davanti a questi preziosi affetti. Il contatto con il Cielo nella NDE modifica però sostanzialmente il valore che si da all’esperienza di vita sulla terra. Ascoltiamo la testimonianza di Alessandro.

Sara Luce

In dieci mesi ho subito tre interventi, questo ultimo intervento, dovevo essere operato al ginocchio destro al quadricipite, avevo già avuto rotto il quadricipite sinistro, sapevo già a cosa sarei andato incontro ma, la preoccupazione non era l’intervento, ma era il risveglio perché al risveglio, la volta precedente, avevo sentito dei dolori atroci, quindi sono andato in sala operatoria bello e tranquillo e … c’era un medico, la volta precedente c’era una dottoressa, mi aveva fatto l’iniezione e non avevo sentito nulla, lo dissi anche al medico, il medico mi rassicurò e mi disse: “ Ora prova me, poi mi dirai com’è andata”

Appena mi ha piantato l’ago, ho sentito un dolore atroce e lui mi ha chiesto: “ Come va? ” Ho risposto: “ Sento un dolore atroce però, vada avanti”. Dopo l’iniezione sentivo un formicolio che saliva. Ho chiesto al medico: “ Dottore, guardi che ho addormentato all’inizio della pancia e sento un formicolio che mi sta salendo.” E lui mi ha assicurato dicendomi: “ Non ti preoccupare è l’effetto dell’anestesia.” Subito dopo mi sono sentito addormentare la pancia, metà pancia. “ Dottore guardi che l’ho a metà pancia e anche li mi ha sempre assicurato dicendomi: “ Non ti preoccupare, è l’effetto dell’anestesia.” Dopo ho avvertito, era la punta dello stomaco, lui mi ha detto le stesse parole. Poi quando mi si è addormentato tutto lo stomaco ho detto: “ Guardi dottore, mi si è addormentato tutto lo stomaco.” Allora in quel momento lì, stavo tranquillo, ignaro che l’anestesia stava venendo su e avrebbe addormentato tutti gli organi, non avevo mai sentito dire nulla di queste cose qui … ero tranquillo. L’ultima volta gli ho detto: “Guardi dottore, ora me la sento alla punta dei polmoni” dopo di che, dopo aver detto queste cose qui, non ho più visto nulla e non sentivo più nulla, non avevo più nulla, sentivo solo dentro di me rimbombare i battiti del cuore che rallentavano sempre di più, finché non ho sentito l’ultimo battito, dopodichè, dopo l’ultimo battito, silenzio assoluto.

E dopo sono uscito dal corpo, per me era l’Anima, ora non ricordo se sono uscito dalla bocca o dal cuore, sono uscito, ero come fumo, grigio chiaro, senza vestiti, senza capelli, senza orecchie, senza sesso e … avevo gli occhi e la bocca, la bocca solamente quando si parlava, non è che mi sono visto allo specchio, ma quando ho visto altre Anime che erano simili a me, ero alto una sessantina di centimetri e … senza mani e senza piedi. Quando sono uscito, mi sono visto uscire le braccia; quando ho visto che ero senza mani ho pensato: “ Oh DIO, senza mani?!” Quando sono uscito del tutto, mi ricordo, di aver guardato su in alto e ho visto il soffitto della sala avvicinarsi a me e di essere passato in un’altra stanza, però non posso dire che cosa c’era perché non ho potuto assicurarmi cosa ci fosse sopra quella camera lì, dopo di che, non mi ricordo nulla.

Mi ricordo che mi sono trovato di fronte ad un’altra Anima fatta come me, però aveva un colore particolare un colore beige chiaro con una luce immensa dietro la testa, so anche che quando l’ho vista, ho cercato di muovere il capo per poterlo vedere in faccia, ma con quella luce lì non riuscivo a vederlo in faccia, ecco e non so chi fosse, però nel mio cuore sentivo che era Gesu’. Mi ha detto: “Lo sai che ti è successo? “ Ho pensato un po’, lo so, si, sono morto.” Dopo mi ha chiesto:” ora per te cosa ti aspetta?”. Io ho pensato un po’ alla mia vita e ho detto: “ Non sta a me decidere, deve decidere Lei.” Gesù mi ha rifatto la domanda: ” Dimmi per te cosa ti aspetta?”. Ed io ho risposto: ”Secondo me, mi aspetta l’Inferno.” E lui mi ha risposto: “Anche se sei stato un po’ birichino, per te, se vuoi, c’è il Paradiso, in fin dei conti sei di Animo buono.”

Quando mi ha detto così, ho pensato, mi ridà un’altra possibilità. Io alle cose terrene non pensavo a nulla, a nulla, pensavo solo a mia moglie e a mio figlio e gli ho detto:” Se è possibile vorrei ritornare giù, perché c’è mia moglie e mio figliolo, senza di me non ce la fanno ad andare avanti” . E Lui mi ha risposto:” Te non ti devi preoccupare di nulla, chi è giù in un modo, in un altro ce la fa ad andare avanti.” Ecco, io una risposta così non me la sarei mai data perché per me … cioè io pensavo che quando uno perde un familiare, la famiglia è distrutta, ed allora gli ho ripetuto: “ Se è possibile vorrei ritornare giù, perché mia moglie e mio figlio, senza di me non ce la fanno, poi se non ci crede , ci sono parenti che sono morti, amici, se vuole lo chieda anche a mia nonna, a mio nonno! Ecco non sapevo che il Signore sa tutto di noi, facevo una vita ignara a tutte queste cose qui e lo avevo di fronte a me.

Si è allontanato leggermente alla mia destra e si è messo a parlare con due anime di colore nero, sentivo vociferare però non riuscivo a capire cosa dicevano. Mentre parlavano ho guardato tutto alla mia sinistra, mentre in lontananza ho visto migliaia e migliaia di Anime, tutte vicine l’una all’altra ed erano tutte uguali, come averne fatta una e poi aver fatto tutto delle copie. Ed è ritornato di fronte a me e mi ha detto: ”Senti come si sta in Paradiso?” Io gli ho ripetuto : “No, no, non è possibile, voglio ritornare giù.” Lui mi ha detto: ”Cosa ci vai a fare giù, senti come si sta in Paradiso?” Il Paradiso era alla sua desta, era un altro emisfero, era un altro luogo, da li veniva una luce chiara e … mi ha fatto sentire come si sta.

C’è … si sente una pace, un benessere, una gioia, un piacere, tutte questa cose qui, tutte insieme e di continuo, di continuo, non come qui, che ho pensato un milione di volte a cosa poter paragonare a quello che c’è qui sulla terra, ma non c’è nulla. Io ho pensato una cosa, alla gioia più grossa che uno possa avere sulla terra o al piacere più grosso che possa avere sulla terra, confronto a lassù è come … una goccia d’acqua confronto al mare e questa goccia qui noi la possiamo avere solo restandoci, mentre là, di continuo … continuo. In più mi ha fatto sentire gli altri, cosa pensavano nei miei confronti, non c’è odio, ne invidia, gelosia, c’è solo Amore. Dopo avermi fatto provare questa cosa qui, mi ha detto che potevo ritornare giù. Allora gli ho chiesto se questa cosa qui la potevo tenere per me o la potevo raccontare. E Lui mi ha detto: ”Fa come vuoi, se la vuoi tenere per te tienitela per te, se la vuoi raccontare, la racconti, però ricordati che ci saranno persone che ti crederanno, persone che ti prenderanno in giro e persone che fingeranno di crederti.” Quando mi ha detto così gli ho risposto:” Allora lo racconterò a tutti”. Mi ha detto:” Va bene, vai giù!” Ma io non sapevo da dove si passava, gli ho detto:” Non lo so mica di dove si passa.” Ha chiamato due anime di colore nero e ha detto:” Riaccompagnatelo giù” . E queste Anime hanno detto: E’ troppo tempo che manca dal suo corpo e non ce la fa”. “No, voi lo riaccompagnate giù” e queste Anime hanno di nuovo risposto: ”No, è troppo tempo che manca dal suo corpo, persone che ci sono state molto meno, non ce l’hanno fatta e qui rischiamo di fare il viaggio per nulla.” Lui a quel punto lì ha detto:” No, voi lo riaccompagnate giù e se non ce la fa, la colpa è la vostra, non sapete la forza che ha.”

Anche qui non so di dove siamo passati, mi sono ritrovato sopra il mio corpo e sono entrato dalle gambe, sono entrato dentro al mio corpo, e mi è rimasta fuori la testa. A quel punto lì un’Anima si è messa a sinistra del mio corpo e l’altra a destra del mio corpo. Un medico diceva all’altro “ prova “ e l’altro rispondeva:” No, sono sfinito io che sono sano, ormai questo qui è morto”. A quel punto li, queste anime qui hanno iniziato a sussurrare:” Prova… Prova… Prova” Ho sentito balzare il corpo ed è sparito tutto.

Con l’anestesia, mi si sono addormentati gli organi, sono morto, Mi hanno rianimato artificialmente e dopo la rianimazione, intubato perché non riuscivo a respirare. Poi, in coma. Dopo il risveglio. Al risveglio ho iniziato a raccontare questo e dopo qualche giorno mi sono affiorati altri ricordi che avevo detto sin dal primo giorno a mia moglie ed è che: prima di parlare con Gesù, mi sono trovato davanti a Gesù e il Demonio. Il Demonio, ecco io lì mi sono terrorizzato, io che non mi sono mai spaventato di nulla, ma lì mi sono terrorizzato; anche lui era tipo fumo, nero, non aveva la faccia, perché aveva un muso di diversi aspetti, tutti animali che non so neppure descrivere, con protuberanze sulla testa, non come ce lo descrivono a noi, però aveva delle protuberanze sulla testa e tutto grumoso sia nel corpo che sulla faccia. D’avanti a me è apparso come uno schermo, uno schermo grande, sono passati tutti gli attimi dei miei peccati, ricordo che mi sono passati anche dei peccati che non sapevo che erano peccati e gli ho anche detto che non sapevo che erano peccati quelli lì, ora anche questi qui tutti non me li ricordo, però mi ricordo: “ Il litigare, picchiare, il corteggiare è peccato e il Demonio ha detto:” Non si è confessato, lui viene con me”. Gesù gli ha detto:” No, lui viene con ME.” Ecco che anche lì ho visto la superiorità del Signore sul Demonio.

Al mio risveglio mi sono sentito subito diverso, tante cose che sentivo prima, mi davano noia, non potevo sentire bestemmiare. Subito, la prima cosa che ho detto è che non mi volevo più arrabbiare, se sentivo qualche persona che parlava male, mi dava noia e … per un mese ho faticato tanto a riabituarmi alla vita terrena. Comunque noi pensiamo, quando uno muore, non sente più nulla e … non è vero, noi sulla terra lasciamo il nostro corpo, ma quando andiamo via, portiamo via tutti i nostri sentimenti, vediamo, parliamo, udiamo e specialmente i sentimenti che abbiamo ora, li abbiamo anche dopo e sentiamo il bene e sentiamo il male, ed è proprio li che uno, deve (prendere l’abitudine) nel cercare di camminare bene, perché qui abbiamo degli anni, dopo lassù abbiamo l’eternità, e … noi giù ci lasciamo solo la carne e tutto il resto lo portiamo via … siamo abituati a vedere un corpo senza vita e vediamo un corpo di fronte a noi immobile, un corpo che non da segni di vita, inerme, freddo, dopo la decomposizione, col passare degli anni, si polverizzano anche le ossa. Non abbiamo più la presenza della persona e tutto sparisce: No! No! No! Non è così, quando si muore si lascia il corpo e si leva l’Anima va in Cielo. Lì si viene giudicati, non abbiamo il nostro corpo, ma vediamo, udiamo, parliamo, abbiamo i sentimenti. Così sentiamo nell’animo la pace, la gioia, il benessere, il logorio, il tormento, il male. Quindi dopo la morte e  a secondo del nostro comportamento terreno, ci aspetta il Paradiso con le sensazioni buone, o l’Inferno con le sensazioni brutte.

Alessandro

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