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giovedì 30 dicembre 2010

GLI UFO TRA I NATIVI AMERICANI

GLI UFO TRA I NATIVI AMERICANI


UFO nella nazione indiana. Secondo molti ufologi anglosassoni, e alcune correnti europee, le correlazioni tra ipotetiche civiltà aliene e i nativi americani sono troppe per essere liquidate come favole o racconti distorti. I nativi americani non avevano video, o foto da mostrare. Poterono divulgare ciò che videro, alle generazioni successive, tramandando i racconti, le incisioni e la loro cultura mistica.

E’ la fine del dicembre del 1890, esattamente 120 anni or sono un ragazzo, un nativo americano, ferito, si guarda intorno sbigottito. Intorno a se solo cadaveri. Sono quelli degli uomini e le donne della sua tribù. E’ uno dei sopravvissuti al massacro di Wounded Knee. Il ragazzo alza gli occhi al cielo, li socchiude, allarga le braccia e con la voce sibilante sussurra: “Dove sono i miei spiriti?” Dove sono e chi erano gli spiriti dei nativi americani? Wounded Knee rappresenta un episodio simbolo dello sterminio, di fatto, degli indiani d’America da parte dei governi americani del diciannovesimo secolo. Con episodi simili a Wounded Knee fu spazzata via la “Nazione Indiana”, interi popoli. Con essi tradizioni, miti e leggende millenarie andarono spegnendosi nelle riserve.

I discendenti dei nativi americani ne hanno conservato parecchie ma, probabilmente, moltissime testimonianze e racconti più precisi sono andati irrimediabilmente dispersi. Hopi, Cherooke, Sioux, Navaho e altri popoli raccontavano di esseri venuti dal cielo e di strani fenomeni inspiegabili. In quasi tutte le principali tribù degli Indiani d’America esistevano miti e leggende di oggetti volanti ed  esseri misteriosi dai poteri formidabili.

L’intero misticismo e la religione degli indiani americani era fondata su questi aneddoti.
Gli Hopi raccontavano ad esempio dei Katchinas, un popolo venuto dalle stelle per aiutarli ed educarli. Oppure della visione degli “uccelli di fuoco”. Senza dimenticare le “canoe volanti”. Oggi li avrebbero chiamati UFO, oggetti volanti non identificati. Per le tribù indiane erano segni della presenza delle divinità, dei loro spiriti. Gli ufologi moderni, a sostegno delle loro tesi, hanno costruito diversi teoremi. Molti racconti, tramandati sino ad oggi, presentano analogie con quelli delle popolazioni native dell’America Centrale e asiatiche. L’Arizona e il Nuovo Messico, dove abbondano i luoghi considerati sacri dai nativi americani, hanno registrato  una media d’ avvistamenti di UFO esorbitante rispetto ad altre zone del mondo. Il dibattito tra le correnti di ufologi che sostengono queste tesi e gli scettici è destinato a perdurare. A parte pochi cronisti, nel diciannovesimo secolo, erano in pochi ad interessarsi delle tradizioni degli Indiani d’America. La guerra di conquista e di distruzione dell’uomo bianco, probabilmente, ha cancellato tracce preziose. Sia a sostegno degli ufologi che degli scettici. Chi erano in realtà gli spiriti dei nativi americani?

fonte: notiziefresche.info

mercoledì 29 dicembre 2010

CALCOLARE LA DURATA DELLA VITA

CALCOLARE LA DURATA DELLA VITA


di: Anna Ermanni


John Bongaarts e Griffith Feeney, ricercatori dell'organizzazione non-profit Population Council, hanno messo a punto una nuova formula matematica che permette di stimare l'aspettativa di vita di ogni persona. Rispetto al metodo tradizionale di stima, che prende in considerazione formule originarie del diciannovesimo secolo, il nuovo metodo dovrebbe dare dei risultati molto più precisi, sostengono i due ricercatori 


Il nuovo metodo affina il precedente perché applica una formula che si basa sul tasso di mutamento della mortalità. In pratica, nel momento in cui si verifica che l'età media della morte si incrementa, la nuova formula evita una sovrastima dell'aspettativa di vita, mentre quando si verifica una flessione dell'età media la nuova formula evita una sottostima. 


Con la nuova formula i due ricercatori hanno potuto constatare che nelle nazioni in cui c'è una crescita dell'aspettativa di vita, come negli Usa, gli attuali modelli di stima di longevità delle donne errano per eccesso di un biennio. Il nuovo metodo è stato descritto dal periodico "Proceedings of the National Academy of Sciences".

martedì 28 dicembre 2010

BREVETTATO IL GENE BRCA2

BREVETTATO IL GENE BRCA2


di: Johann Rossi Mason


Genetica no profit, associazione inglese libera il brevetto del BRCA2 


L'associazione inglese Cancer Research ha annunciato di aver ottenuto il brevetto europeo del gene BRCA2 legato allo sviluppo di cancro al seno e lo renderà disponibile all'uso per scopi di ricerca per laboratori e ospedali pubblici. Anche se momentaneamente l'accesso ai dati è disponibile solo per i ricercatori inglesi, presto il brevetto sarà svincolato a favore del resto dell'Europa. Si tratta di un passo importante e in controtendenza rispetto al corrente sfruttamento economico dei brevetti a scopi commerciali. 


Il carcinoma della mammella è il tumore più comune tra le donne occidentali che ne sono colpite in misura del 10%. Riconosce diverse cause, di tipo ambientale, ormonale e genetico, ma solo ad una piccola percentuale di casi (5-10%) si riconosce una causa ereditaria dovuta a mutazioni di geni suscettibili. In questi casi la familiarità è fondamentale: il rischio è doppio nelle donne che hanno un parente di primo grado che ha contratto lo stesso tipo di tumore. Il rischio aumenta inoltre se i familiari malati sono più di uno, se l’età di insorgenza è precoce, prima dei 40 anni e se uno dei familiari ha avuto più di un tumore, anche in sede diversa. 


Il 90% dei casi di carcinoma della mammella (CM) a trasmissione ereditaria sono attribuibili a due geni cosiddetti ‘di suscettibilità’, il BRCA1 localizzato nel braccio lungo del cromosoma 17 (17q21) e il BRCA2 localizzato nel braccio lungo del cromosoma 13 (13q12). La maggior parte delle mutazioni di questi geni conferisce alle donne portatrici un rischio quantificato dal 70 al 90% di sviluppare il CM a partire dall'età di 70 anni. Nel frattempo si è ipotizzata l'esistenza di un terzo gene chiamato BRCA3 che potrebbe essere localizzato a livello del braccio corto del cromosoma 8.


Al BRCA1 è imputabile il 50-85% dei casi di tumore della mammella ereditario e il 15-45% di possibilità di tumore all'ovaio. Il BRCA2 è responsabile del 35% dei casi di tumore ereditario della mammella, il 10-20% di neoplasia dell’ovaio e una correlazione di circa il 6% nello sviluppo di carcinoma della mammella nell'uomo. La Cancer Research Tecnologies si è resa disponibile a liberare il proprio brevetto e questo dovrebbe rendere più facile codificare la sequenza del gene e fare dei test per individuarne varianti danneggiate o inattive, allo scopo di valutare il rischio di tumore al seno.

Una situazione complicata, quella del BRCA2, dato che la compagnia americana MYRIAD GENETICS possedeva il brevetto sia per entrambi i geni BRCA (1 e 2) ma anche per le proteine codificate dai geni stessi, informazioni utili a sviluppare test di laboratorio, diagnostici e di trattamento. John Toy, direttore medico del Cancer Research UK è entusiasta: “il cancro è una faccenda troppo importante per essere limitata da interessi commerciali e la Myriad aveva tentato di fare offerte commerciali ai ricercatori per lo sfruttamento dei diritti.

Johann Rossi Mason
E-mail: jobres@ecplanet.com
Sito personale: Comuni-CARE

martedì 21 dicembre 2010

Solstizio d'Inverno: storia e tradizione

21 dicembre 2010



di Vincenzo Galizia


Il Solstizio d'Inverno cade tra il 21 e il 22 dicembre, questa data coincide con il giorno più corto dell'anno e con la notte più lunga. Il Sole è al nadir, il punto più basso che tocca sulla linea dell'orizzonte rispetto al parallelo locale. Da questo giorno il suo potere comincerà a crescere, a rinascere e per questo i popoli dell'antichità celebravano il ritorno del figlio della promessa. Il Natale è la versione cristiana della rinascita del sole, fissato secondo la tradizione al 25 dicembre dal papa Giulio I (337 -352) per il duplice scopo di celebrare la nascita del Cristo come "Sole di giustizia" e creare una celebrazione alternativa alla più popolare festa pagana. I popoli antichi, da sempre festeggiavano il Solstizio, come i Saturnali della Roma antica, della Roma antica, Alban Arthan (la Luce di Artù) nella tradizione druidica, o Yule in quella Germanica, ed altre ancora nelle tradizioni dei popoli dell'emisfero boreale. I Saturnali affondano le radici negli arcaici riti di rinnovamento legati al solstizio d'inverno, quando il Vecchio Sole moriva per rinascere Sole Fanciullo e Saturno era il dio che presiedeva l'Avvento del Natale del Sole Invitto, intendendo il Sole non in senso naturalistico, bensì essenza ed epifania del dio Creatore e Vivificatore. Sarebbe oltremodo riduttivo e svilente considerare i Saturnali semplicemente delle festività più o meno allegre e licenziose, così come una certa tradizione cristiana ha contribuito a far credere. I Saturnali, in effetti, esprimono un profondo pensiero religioso la cui essenza risale alla Notte dei Tempi, a quella Notte di cui auspicavano il ritorno, illuminata dalla Luce di un Fanciullo Divino. Per poter penetrare nell'effettiva natura spirituale dei Saturnali occorre risalire la corrente del Tempo sino alle leggendarie origini di Roma, quando i suoi miti s'intrecciano con quelli di un'altra epica città, cioè Troia. A Roma si svolgevano dal 17 al 23 dicembre, come stabilito dall'Imperatore Domiziano. Alban Arthuan, rappresenta nella tradizione druidica un momento in cui possiamo aprirci alle forze dell’ispirazione e del concepimento. Tutto attorno a noi è oscurità. La nostra sola guida è Arturo, l’Orsa Maggiore, la Stella Polare. Nel silenzio della notte nasce l’ispirazione. Tanto la festività che la funzione sono collocate al Nord, il regno della morte e del mezzo inverno. Il cuore della cerimonia è la conclusione rituale del lutto per la morte della luce, in qualunque forma divina o astratta venga percepita. L’anno che si è avvicinato alla fine con l’arrivo dell’inverno, portando con se il caos e l’incertezza dell’oscurità, ora viene lasciato alle spalle. Il miracolo della nascita ha fermato lo scorrere verso l’oscurità: il flusso si è invertito. La germanica Yule o Farlas, è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita. IlRe Oscuro, il Vecchio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall'utero della Dea: all'alba la Grande Madre Terra da alla luce il Sole Dio. La pianta sacra del Solstizio d'Inverno è il vischio, pianta simbolo della vita in quanto le sue bacche bianche e traslucide somigliano allo sperma maschile. Il vischio, pianta sacra ai druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine, e quindi emanazione divina.
BUON SOLSTIZIO A TUTTI!

domenica 19 dicembre 2010

16 novembre 2010, due Ufo sopra Palermo


DOMENICA 19 DICEMBRE 2010


16 novembre 2010, due Ufo sopra Palermo

16 novembre 2010, due Ufo sopra Palermo

Valentina, mio contatto Facebook e mia concittadina, mi ha segnalato un doppio avvistamento fatto il 16 Novembre 2010 in torno alle 18:15; in realtà il primo sarebbe avvenuto a quest’ora ed il secondo qualche minuto più tardi. Ecco la segnalazione di Valentina:

“Ciao Gabriele, sono Valentina, tua concittadina; abbiamo parlato qualche volta di ufo e alieni, volevo segnalarti ciò che ho visto e che ti riporto in alcuni video e in alcune foto che ho fatto ieri verso le 18:15 a Palermo, in viale del fante,nei pressi dello stadio.

Gli avvistamenti sono 2:
Il primo avvistamento:


foto con filtro ad effetto rilieco, questo
evidenzia che si tratta di un corpo molto
più vicino dello sfondo.

Mi trovavo a Pallavicino, all'altezza dell'incrocio con via Resurrezione, ero in macchina come al solito, in lontananza in direzione del Castello Utveggio (Monte Pellegrino), vedo una luce rossa molto vicina alla città, come se fosse una stella ma più grande, si muoveva molto lentamente (almeno in apparenza). purtroppo in quell'istante non potevo fermarmi, ma dopo la Palazzina Cinese, mi sono accostata e ho scattato una foto, dove si vede un puntino rosso; ma nella realtà, appariva grande circa come una stella rossa decorativa natalizia, quindi molto più grande. Poteva essere un elicottero, ma l'ho escluso del tutto perchè era sempre fermo in un punto, escluderei pure del tutto aerei e quant'altro perchè la luce era fissa.




Questa luce era come se fosse appena sopra la città, vicina al Castello Utveggio, ma distante dalla montagna, non poteva essere dunque, un palo con una luce per segnalazioni. Purtroppo ho potuto scattare una sola foto che non rende bene, tra l'altro il mio cellulare e nuovo, e non so ancora usarlo bene. Non do per certo che possa essere un ufo, ma preferisco, se puoi che sia  tu a valutare. Ti allego la foto originale, e la stessa foto con la luce cerchiata (da me) che indica il punto preciso.

Il secondo avvistamento:

foto con filtri sovrapposti di
solarizzazione ed aumento di contrasto
Quando mi sono fermata in viale del fante per fotografare il primo avvistamento, ho visto nello stesso istante, una luce bianca, come può apparire una stella ad occhio nudo, che anch’essa si muoveva lentissima. Di questo ho 2 video, ahimè, non molto chiari, tra l'altro in formato 3gp. La luce puoi vederla appena sopra il cartello della fermata del bus AMAT.

Se vuoi dagli un'occhiata, se ti servono ulteriori dettagli, chiedi pure. Ciao. http://webmailvtin.alice.it/cp/imgvirgilio/s.gif

Per prima cosa vorrei sottolineare che, la zona di Monte pellegrino, e sempre più teatro di avvistamenti significativi, e che sembra essere zona di attraversamento da parte di UFO che vanno e vengono tra la città di Palermo ed il mare retrostante alla montagna stessa.


foto dell'oggetto bianco, ingrandire
molto per osservarlo.
In secondo luogo vorrei dire, che a Monte Pellegrino, sono presenti varie luci di segnalazione, queste sono quasi tutte di colore rosso e fisse; ultimamente è stata aggiunta un'altra luce rossa di segnalazione, ma questa volta intermittente. Queste luci sono ben distinguibili anche a distanza, quindi nonostante la loro presenza, escludo che si possa essere trattato di quest’ultime. E’ anche importante sottolineare, che la luce rossa vista da Valentina era apparentemente ferma, ma a detta della testimone si muoveva lentamente ed era grande quanto una stella natalizia (ovvero un luce da albero di natale) ma più luminosa.

Per quanto riguarda le affermazioni sulle possibilità che escludono si sia trattato di un elicottero, in realtà proprio per il suo movimento lento ed a volte totalmente statico, potrebbe invece esserlo; infatti per ora sopra Palermo c’è molto movimento di elicotteri con sole luci rosse accese, che operano per motivi non precisati in modalità semi occultata, ovvero con le sole luci rosse accese ed addirittura in alcuni rari casi con una sola luce. Con questo non voglio dire che si sia trattato di un elicottero, ma semplicmente che i motivi che ci permettono di differire un UFO di questo tipo, da un oggetto convenzionale (non visibile se non per la luce, come: scarsa visibilità dovuta al buio, scarsa qualità del video dovuto all’ottica dei cellulari, ed alla poca luce dell’orario), rendono di fatto impossibile valutare con certezza ed oggettività i video e le foto, quest’ultime però migliori sia come prove che come visibilità rispetto ai due video. Questa non è assolutamente una critica nei confronti di Valentina, anzi, vuole essere di aiuto per migliorare eventuali altre riprese o foto se succederà ancora di avvistare oggetti strani. Valentina in effetti ha fatto un buon lavoro, ed ha mantenuto la giusta calma che gli ha consentito di fare le foto, i video, e poi anche la segnalzione a me successivamente.

Riepilogando, possiamo escludere che la luce rossa sia una luce di segnalazione agli aerei e che questa, sia situata su un palo o altro (sul Monte Pellegrino), possiamo ovviamente escludere che si sia trattato di aerei, e possiamo quasi escludere gli elicotteri (lasciamo qui un piccolo margine di possibilità). Quindi è presumibile (considerando l’affidabilità della testimone), che essa abbia realmente visto e fotografato un oggetto volante non identificato.

Per quanto invece concerne l’avvistamento della luce bianca (che a qualcuno potrebbe sembra una stella o forse Giove), posso assicurare che Giove a quell’ora si trova in direzione opposta e decisamente più in basso; posso anche assicurare con un certo margine, che a quell’ora, non ci sono stelle importanti a livello di visibilità in quella direzione ed in quello spicchio di cielo, in ogni caso, nei pochi minuti trascorsi alla femata, non sarebbe stato possibile notare il piccolissimo movimento nella sfera celeste di un corpo stellare o planetario; invece Valentina, ne ha osservato il lento moto. Anche in questo caso potrebbe realmente aver filmato un UFO. Purtroppo però come nella maggior parte dei casi, non è semplice ne certo che si sia trattato di fenomeni o oggetti sconosciuti ed anormali. 

Nella speranza, che altri testimoni o altro materiale mi pervenga o mi venga segnalato, ringrazio Valentina per la segnalazione, e per il materiale fattomi pervenire via E-mail.

Testimonianza di Valentina K.

Foto e video di Valentina k

Analisi e filtraggio foto di Gabriele Lombardo

Articolo ed analisi di Gabriele Lombardo

mercoledì 15 dicembre 2010

WIKILEAKS: PRESTO IMPORTANTI RIVELAZIONI UFO

WIKILEAKS: PRESTO IMPORTANTI RIVELAZIONI UFO


Apprendiamo dal sito eutimes.netche un nuovo rapporto sta circolando nel Cremlino oggi e preparato per il presidente Medvedev, da parte della Forza Spaziale Russa (VKS) - 45a Divisione di Controllo Spaziale, dichiara che prossimamente WikiLeaks rilascera importanti documenti degli Stati Uniti.

In dettaglio si tratterebbe che gli americani sono stati "impegnati" dal 2004 in una "guerra" contro gli UFO che avrebbero una base in prossimità del continente Antartico, in particolare nell'Oceano meridionale.
Secondo questo rapporto, gli Stati Uniti sarebbero andati al massimo livello di allerta (DEFCON 1-ndr) il 10 Giugno 2004, dopo che una flotta enorme di UFO " improvvisamente "dal dell'Oceano Meridionale si avvicinò a Guadalajara, in Messico, appena 1.600 km (1.000 miglia) dalla frontiera americana. Prima di raggiungere il confine degli Stati Uniti, tuttavia, questa imponente flotta UFO, è detto nella presente relazione, fece ritorno nel suo modo dimensionale verso la loro base situata appunto a sud dell'Oceano.


Le paure degli americani per quanto riguarda questi  UFO è iniziata, la relazione afferma, durante la manifestazioni senza precedenti del 11 luglio 1991 (di seguito 7 / 11), quando durante l'eclisse solare questi oggetti misteriosi apparsi a centinaia nel in quasi tutto il Messico , soprattutto a Città del Messico. Degna di nota per gli eventi del 7 / 11 sono stati che, come milioni di messicani sono stati a guardare sui loro televisori Nazionale le trasmissioni di questi UFO che comparivano su Città del Messico, e i media americani rifiutarono di trasmettere questo evento di portata globale e farlo quindi vedere al popolo americano.

Dal 2004, è scritto in questo rapporto, flotte di UFO hanno continuato ad uscire dalla loro base e ultimamente queste flotte sono state avvistate nel paese sudamericano del Cile, soprattutto a Santiago del Cile.
Il "pericolo immediato" per il nostro mondo quando questi enormi flotte UFO emergono dal dell'Oceano Meridionale, questo rapporto avverte, sono le onde enormi del mare causate dalla loro improvvisa fuoriuscita dalla loro base sottomarina. Nella settimana passata nave da crociera Clelia 2 diretta in Antartide con 160 persone a bordo, è stata quasi capovolta quando colpita da onde generate da questi UFO che emersero dall'Oceano Antartico e proprio oggi la Number One Insung è stato o affondata per lo stesso motivo. Solo 20 dei suoi 42 membri d'equipaggio è stato tratto in salvo. (vedere questo link che conferma l'affondamento della nave Insung:
http://edition.cnn.com/2010/WORLD/asiapcf/12/13/antarctica.ship.sinks/index.html?hpt=T2)


La nave Insung affondata a largo dell'Oceano Antartico dopo che flotte di UFO uscendo dal mare avrebbero creato onde anomale

La presente relazione prosegue affermando che, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange, ha avvertito la scorsa settimana, che avrebbe cominciato a rilasciare documenti cablati americani, in merito a tali flotte di UFO nell'Oceano Meridionale e gli americani sono in guerra" contro di loro.

Nota: poiché la nostra ultima relazione UE-USA del frame-up di Assange è ora riferito che uno dei suoi due accusatori, Anna Ardin, è fuggito in Svezia ed è ora in clandestinità nei territori palestinesi.
Per Assange,  il suo sito Wikileaks, sopravviverà tutto il tempo per vedere  la pubblicazione di questi FILE Top Secret, riguardo le flotte di UFO dell'Oceano Meridionale.

In un rapporto russo, si attribuisce il disastroso tsunami del 26 dicembre 2004 ad un attacco nucleare portato dal sommergibile U.S.S. San Francisco, contro un'installazione extraterrestre sottomarina ubicata nell'Oceano Indiano. Lo tsunami, con onde alte fino a sei metri, ed il terremoto causarono la morte di più di 250.000 persone ed un lieve spostamento dell'asse terrestre

Secondo Jiulian Assange ci sarebbero anche documenti che si ricollegano a ntozia citata tanto tempo fa dall'agenzia di stampa Report Sorcha Faal, riguardo la notizia che il governo russo avrebbe dispiegato una flotta di navi da guerra, per sferrare un’offensiva da  contro una base sottomarina aliena. Le marine di molti stati stanno combattendo i "grandi fondatori" dell'antico Giardino dell'Eden per evitare che il nostro pianeta venga nuovamente colonizzato da una razza aliena conosciuta come gli Anunnaki, che gli antichi testi indicano come i Vigilanti della Terra.


Dopo la notizia di misteriosi oggetti spaziali che si avvicinanto alla Terra, suggerisce che i tempi di questi eventi sono maturi e ci avviciniamo al 20/21 dicembre , quando ci sarà l'eclisse totale di Luna e Mercurio sarà retrogrado e con Marte, e Plutone  formaranno una congunzione, che la fine di questo anno, il 2010, segna davvero la fine di questa era, come profetizzato dagli antichi

fontieutimes.net - segnidalcielo.it - edition.cnn.com

sabato 11 dicembre 2010

Metropolitana di Napoli, un Angelo soccorre una ragazza nel panico, testimonianza

Metropolitana di Napoli, un Angelo soccorre una ragazza nel panico, testimonianza


Carissima Sara, ciao sono Giovanna, grazie mille per avermi risposta e tu non sai quanto mi rassicurano e quanto mi fanno felice le tue parole, a parte le mie che ti fanno sorridere, ne sono ancora più felice!!


Dunque ... premetto che mia figlia è una giovane donna di 27 anni che lavora, indipendente autonoma e auto munita e motorizzata di scooter, che da anni praticamente, almeno 10 per l'esattezza, non viaggia sui mezzi pubblici.

In particolare, in tutti questi anni non ha mai voluto prendere la metropolitana veloce, che da noi a Napoli esiste solo da una 15 di anni ed è super veloce e comodissima, ma a lei fa particolarmente impressione viaggiare sotto terra e quindi viaggia solo con i suoi mezzi personali ... ti ho fatto questa premessa per farti capire il tipino ok??? scherzo naturalmente e comunque, al di là di questa piccola, diciamo fobia??, una ragazza eccezionale, bravissima, seria, che mi aiuta moltissimo nella gestione della casa ecc. (sai Sara io sono separata dal padre.....lasciamo stare questo ok?) prendendosi tutte le sue responsabilità ... meglio di me a volte ... e dunque è successo questo :

qualche settimana fa, aveva portato la macchina ad aggiustare, e quindi si trovava praticamente appiedata ed era di lunedì, giorno della settimana in cui lei dorme dal padre, rotto lo scooter, chiamò al telefono il fidanzato per farsi accompagnare dal padre, ma avendo lui degli impegni non fu possibile venire a prenderla, per cui lei fu costretta a dover prendere il pulman e la metropolitana.

(n.b.come ti dicevo io sono ritornata grazie a Dio, alla preghiera e da qualche tempo prego anche tutte le sere il suo Angelo Custode e il mio e quello di altri, dato che credo fermamente nella loro esistenza.).

Quella sera io non ero a casa ed ero tranquilla e certissima che il suo fidanzato sarebbe andato a prenderla, per cui non mi ero preoccupata, ma quando le telefonai per sapere se fosse arrivata dal padre, mi disse che non era nemmeno a metà strada, mi spiegò che doveva andare da sola e prendere la metropolitana .... non ti nascondo che io in quel momento sono andata in panico pensando "O Dio questa adesso si sente male lì sotto" .. e poi dato il posto dove doveva prendere il metro, non ero molto serena, perché so che è un po’ solitario ... Ho iniziato a pregare tutti i Santi del Paradiso, compreso il suo Angelo Custode ... aspetto un po’ di tempo e riprovo a telefonarla e mi dice .. mamma ... mi sono quasi persa ... ho sbagliato ingresso della metropolitana mi sono spaventata era un tunnel lunghissimo non finiva mai ero praticamente sola per centinaia di metri, cercavo la biglietteria e non c'era .. allora ho visto la macchinetta per fare i biglietti e ho inserito la moneta, ma non riuscivo a farlo .... mi ricadeva indietro e io intanto mi guardavo intorno e mi vedevo sola mi è venuta l'ansia ... poi ad un certo punto ho sentito una voce ... vicinissima a me c'era una vecchietta ... mamma non so da dove è sbucata fuori ... un attimo .. un secondo prima ti assicuro che non c'era ... e mi ha detto "stai sbagliando, non devi inserire lì la monetina, ma qui guarda ... più in alto ...." io ho visto solo la sua statura era piccolissima mamma bassina ... ma se ti dovessi dire il suo volto .... non lo ricordo ... non l'ho nemmeno guardata in faccia mamma .... non ho visto il suo viso ... ho messo la moneta .. fatto di corsa il biglietto .. in quell'istante ho sentito il metrò arrivare ... è stata una frazione di secondi mi sono voltata e non c'era più ... ho preso al volo il metrò e non sono rimasta lì sotto da sola ... ma che strano mamma ... le ho detto era il tuo Angelo Custode a mamma ... sono state le preghiere ...

Grazie Sara un bacione con immenso affetto dal mio Angelo

Giovanna

www.leparoledegliangeli.it

mercoledì 8 dicembre 2010

FUNZIONARIO DEL NORAD: "NEL 2011 GLI UFO SU LONDRA E SU MOSCA

FUNZIONARIO DEL NORAD: "NEL 2011 GLI UFO SU LONDRA E SU MOSCA


Gli ufo sorvoleranno la piazza Rossa di Mosca e poi andranno su Londra una settimana dopo». Sono le parole di Stanley Fhulam un ufficiale in pensione del NORAD, che ha previsto per il 2011 l'apparizione sulla terra degli extraterrestri.





ESPERTO: "NEL 2011 GLI UFO SU LONDRA E SU MOSCA"



Potrebbero sembrare i vaneggiamenti di uno scienziato in pensione, ma le parole di Fhulam vanno prese col giusto rispetto. Infatti fu proprio lui, nell'ottobre del 2010, a predirre l'apparizione di un Ufo su New York, che poi avvenne sul serio. Quel giorno, il radar della FAA Westbury, individuò l'oggetto volante non identificato, bloccando tutti i voli del JFK, e creando molti disagi ai passeggeri in partenza dalla "Grande Mela".

fonte: leggo.it


Foto in alto: Stanley Fhulam

martedì 7 dicembre 2010

SEGNALAZIONI AVVISTAMENTI UFO DA TUTTO IL MONDO E DALL'ITALIA

 SEGNALAZIONI AVVISTAMENTI UFO DA TUTTO IL MONDO E DALL'ITALIA


Gentilissimi lettori, stiamo ricevendo moltissime segnalazioni di avvistamenti UFO e in particolare di oggetti triangolari che stazionano sopra le citta sia italiane che straniere. Ovvio che noi pubblichiamo solo i rapporti di avvistamenti UFO che riteniamo attendibili, soprattutto con materiale fotografico che possa suffragare la testimonianza. Di seguito vi propongo le prime tre segnalazioni giunte da Parigi, Svizzera e della provincia italiana di Caserta.

Misterioso oggetto avvistato a Parigi: "salve, nel 2009 mi trovavo in vacanza a Parigi e nella piazza del museo di Louvre ho scattato delle fotografie e in una di esse comparve un oggetto misterioso. Mentre inquadravo la Piramide non ho visto nulla, ma quando poi ho trasferito la foto sul pc ho notato la misteriosa presenza.  Ingrandendolo quel poco che potevo, potrebbe sembrare un oggetto non identificato, comunque lascio a voi l'ardua sentenza. Grazie e un saluto da Elisabetta"



In alto la foto originale scattata a Parigi e sotto ingrandimento del misterioso oggetto che si può osservare in alto a sinistra della veduta panoramica.

UFO Triangolare in Svizzera: "Salve redazione di Segnidalcielo, la sera del 4 Dicembre 2010 a Biel/Bienne in Svizzera, mentre stavo a passeggio con un mio amico e il suo cane, abbiamo visto (erano le ore 17,50) nel cielo apparire dal nulla, qualcosa come un UFO triangolare. Era molto grande direi minimo 1km di lungezza e somogliava a una astronave madre, si vedevano tre luci chiare e dopo qulche secondo si sono spente due luci prima e poi la terza. Sono curioso di sapere se altre persone hanno visto lo stesso fenomeno, perche l'Ufo è stato immobile per quanche secondo, poi è scomparso nel nulla. Un simile velivolo l'ho visto nella trasmissione di History Channel "A caccia di UFO". (vedi sotto la foto)


UFO triangolare di El Paso, simile a quello avvistato in Svizzera il 4 Dicembre 2010

Altra segnalazione di UFO Triangolare viene dalla provincia di Caserta: "salve, il 1 Novembre 2010 sono stato testimone di un avvistamento UFO. Mi trovavo presso la mia abitazione di Portico di Caserta quando verso le 18 ho notato tre sfere volteggiare sulla verticale della mia abitazione. Per testimonare l'accaduto ho preso il mio PC portatile e ho scattato questa foto che vi invio (vedi sotto). Il fenomeno è durate tra i 5 -10 minuti massimo, dopo di che le tre luci sono schizzate via verso Nord. Un caro saluto da Alfredo


Per segnalare un avvistamento UFO o un Incontro ravvicinato compilate il modulo che troverete alla pagina (vedi il link sotto) dedicata alle Segnalazioni Ufo. Potete allegare filmati e fotografie. Grazie


Segnidalcielo.it

lunedì 6 dicembre 2010

24 NOVEMBRE 2010:IL SEGRETO DI CHEOPE NEL CUORE DI ORIONE

Carissimi lettori, pubblichiamo di seguito l'interessante articolo del Prof. Vasile Droj, che ci parla ancora delle connessioni astronomiche tra le piramidi e le stelle. Le stelle appunto, sarebbero distribuite sul firmamento celeste in base ad una logica segreta, mentre quelle di Orione, rappresenterebbero una equazione matematico-geometrica.


Si è sempre parlato dalla scienza degli Dei però non si sono mai visti i contenuti e la sua funzionalità se non traccia di alcuni remoti artefatti sparpagliati qua e là sullo sterminato spazio dei cinque continenti. Antichi santuari, piramidi indicano quasi sempre un solo indirizzo; il Cielo, luogo della dimora degli Dei e della loro discesa. L’ossessione del Cielo per gli antichi non era patologica ma derivante di una reminiscenza ancestrale, di un tempo quando gli umani si mescolavano con le civiltà aliene e quando ricevettero in dono la loro sapienza. I nostri antenati rittenetero dalla meravigliosa scienza degli Dei tanto quanto potettero, secondo i pochi bit di RAM della loro memoria e capacità intellettiva.
La scienza del cielo che essi ricevettero fu l’Astrosophya e l’Astromatica, ossia la Sophya (intelligenza) degli astri, e rispettivamente la matematica del calcolo astrale (vedi numeri precedenti della rivista Fenix). Astrosphya è qualcosa d’impressionante che la mente ma specialmente la mentalità umana non può neanche immaginare, cioè che le stelle sul firmamento celeste non sarebbero buttate lassù a vanvera ma predisposte secondo una logica stretta, seguendo la legge delle reti cristalline. Addirittura, sembra che le stelle furono piazzate al loro posto secondo volontà e l’intelligenza di Qualcuno.
Negli articoli precedenti dimostravo che la costellazione di Orione riproduceva il corpo del faraone, e che il modello della piramide di Cheope era codificato nella medesima costellazione che Senmut immortalò nel soffitto



LA NAVIGAZIONE ASTROSOPHYCAEbbene, è venuto il tempo di entrare a pieno titolo nella vera scienza degli Dei, e di nuovo il luogo prediletto sarà la costellazione di Orione. Questa volta con l’aiuto dell’Astrosophya e l’Astromatica arriveremo là dove non è arrivato nessun uomo almeno nelle ultime migliaia di anni. D’avanti agli occhi si aprirà un panorama che gli stessi faraoni aspetteranno una vita per vederlo e realizzarlo magari nell’ultimo momento del loro viaggio verso gli astri.


Iniziamo la lunga Odissea del periplo stellare partendo dal nucleo centrale della costellazione di Orione la dove esiste un quadrato di stelle di cui nessuno se ne accorto finora (Fig. 1), presentato già in un articolo precedente della medesima rivista Fenix n. 5. Il rispettivo quadrato è formato dalle tre stelle della cintura di Orione che formano uno dei lati, più altre due stelle di cui una quella del cosiddetto “appendice di stelle allineate” detto anche spada di Orione. Questo gruppo “luminare”, la parte più luminosa della costellazione è chiamata la ”torcia” o la “lampadina di Orione” e costituisce la serratura dove si aggancia la chiave del segreto più misterioso di Orione. Da qui si parte e qui si ritorna nella lunga Odissea astrale della navigazione “astrosophyca” che la civiltà egizia delle Origini ben conosceva. La caratteristica essenziale della costellazione di Orione è la sua cintura delle tre stelle allineate. Da qui parte la ricerca. Prolungando la linea che attraversa in lungo le tre stelle, da un lato essa finirà proprio nella stella Sirio mentre dall’altra parte attraverserà la costellazione delle Pleiadi (Fig. 2).



Sorprende la precisione di questo allineamento, detto “Asse del Cielo”, nonostante la sua enorme espansione sulla volta celeste. Interessante il fatto che il suo passaggio quasi raggiante alle Pleiadi è simile al passaggio della cometa Halley del 1985 (Fig. 3).


Il fatto che la cometa Halley ha un periodo di 76 anni analogo agli 76° gradi del vertice della piramide di Cheope è paragonabile anche ai 760 mm/hg. colonna di mercurio, pressione atmosferica al livello del mare, Poi la parola cometa è quasi identica a Kemet l’antico nome dell’Egitto che assieme a molti altri argomenti porta a delle conclusioni strabilianti sull’origine della cultura kemetica o kematica oppure ancora Ka-Maat-ica.
Al di là di questa estensione logica semantica c’è da vedere prima qual è la ragione interna della distribuzione delle stelle nella costellazione di Orione e vedere se l’orientamento delle tre stelle della cintura nascondesse qualcosa. Perciò prolungando insù a destra la linea delle tre stelle della cintura, essa attraverserà la linea quasi orizzontale delle due stelle superiori Betelgeuse e Bellatrix. Fin qui niente d’interessante però tracciando un’altra linea che inizia nella stella più bassa della costellazione, la Saiph, e continuando per la stella centrale dell“appendice” detto anche “spada di Orione”, finirà anch’essa nello stesso punto di congiunzione (Fig. 4).

La coincidenza è interessante e di sicuro non casuale, perciò sarebbe saggio a chiedersi se essa non facesse per caso parte di una costruzione logica più grande, anche perché quest’ultima linea passa con un’impressionante precisione proprio per la “stella angolo” componente del quadrato di base. E, se questo quadrato alluderebbe ad altri quadrati e angoli ancor più grandi, e che la stessa relazione fosse presente anche in altre parti della medesima costellazione? Si prova che lo stesso angolo si trova in un identica ipostasi anche in un altro luogo ben preciso partendo dalla stella superiore rosa Betelgeuse, attraversando sempre la cintura delle tre stelle: Alnitak, Alnilam e Mintaka (Fig. 5). La prima delle due linee inizia nella stella superiore Betelgeuse, scende passando attraverso la prima stella della cintura Alnitak, finendo nell’Appendice. La seconda linea inizia anche lei nella stella rosa passa attraverso l’ultima stella della cintura Mintaka continuando poi nella “stella angolo” del quadrato e quasi quassi finisce nella grande e luminosa stella di base della costellazione Righel. Incredibilmente, le due figure geometriche, i due angoli, sono quasi identici sia nell’angolarità quanto nelle dimensioni dei lati. Esse creano una bella lettera “V” (Fig. 6).

A questo punto non ci rimane che tracciare l’ultima linea mediana che divide la “V” in due parti quasi uguali. Essa inizia nella stella Bellatrix sulle spalle di Orione, attraversa la stella periferica della cintura, la Mintaka, per finire in una stella dell’appendice. Di nuovo tre punti collineari come nei casi precedenti. Si sa che là dove esistono tre punti collineari essi sono sia il risultato di una legge sia intervento di un’intelligenza. Occorrono milioni di tentativi finché tre dadi buttati a caso su un tavolo si mettessero tutti i tre su una linea retta. E poi tanto più difficile ancora se i dadi diventassero quattro, cinque, sei e cosi via. Questo principio della “colinearità trinfilica” ossia “tre in fila” l’ho esposto già 20 anni fà quando creai l”Artematica” ossia l’’arte matematicizzata” i cui primi artefatti li trovai già presenti nella creazione artistica e monumentale degli antichi egizi, cosi come ben espresso nel mio libro “Il Codice di Pensiero Ancestral Universale”, Edizioni Universologia. L’Artematica è soltanto un derivato dell’Orthomatica” e “Orthogeometria” a quali si unisce anche l’”Orthosemantica”.




“ORTHOGRAMMA” - IL GRAN DISEGNO

Fin qui siamo ancora ai livelli dei tecnicismi della geometria classica ma è venuto il tempo di essere più sintetici e domandarci dove portano tutte queste realtà geometriche incarnate dalle stelle e qual è il loro scopo. E’ ben visibile che dietro di loro si nasconde un disegno straordinario tanto più straordinario quanto più si tratta di astri enormi dispersi nello spazio siderale. Ad’un sguardo più attento si costata che il la struttura geometrica a forma di “V” crea un perfetto triangolo equilatero. Esistono infiniti triangoli rettangolari, scaleni, isosceli ed altri ma quello equilatero è unico nel panorama geometrico e la sua presenza denota sempre la l’esistenza di una legge o la presenza di una intelligenza. In più esso ha caratteristiche orthogeometriche eccezionali specialmente di sintesi.
Ma ogni triangolo che si rispetti sta di regola in piedi, ossia appoggiato sulla sua base (posizione naturale), e non a testa in giù. Perciò il grande triangolo assieme all’intera costellazione di Orione devono essere rovesciati per meglio valorizzare le loro virtù (Fig. 7). Appena realizzata l’operazione, ecco che già s’intravedono delle realtà molto interessanti. Per capire l’intero mistero di Orione si deve arrivare al suo cuore pulsante, ossia al luogo geometrico generatore di tutte le sue potenze. Il più perfetto luogo geometrico in natura è il centro del cerchio nel quale convergono tutte le linee di forza e le loro interconnessioni. Nel nostro caso, la costellazione di Orione, il luogo strategico è il punto dove s’intersecano le linee angolari con l’altezza del triangolo. Centrando là, la punta del compasso, il cerchio formato passerà per le due estremità della base del triangolo e poi ingloberà tutte le stelle della costellazione (Fig. 8).

E’ impressionante vedere come tutte le stelle di Orione sono perfettamente circoscritte sulle linee che formano il Triangolo equilatero e sulla circonferenza del Cerchio. Sulle linee del Triangolo abbiamo: Betelgeuse, Meissa, Bellatrix, Alnitak, Alnilam e Mintaka più l’”Appendice” mentre sulla Circonferenza: Betelgeuse, Meissa, Saiph, e quasi quasi la Righel. Strabiliante! Tutta la costellazione di Orione é impostata sul triangolo equilatero le sul cerchio. Mai si è vista ed immaginata una cosa del genere. Che le stelle secondo noi disposte a vanvera sulla volta celeste fossero delle perfette combinazioni geometriche esprimendo equazioni matematiche sembrerà pura follia. Invece No! E’ pura logica: Astrosophya, la dimenticata scienza della matematica del cielo apportata dagli Dei. Questa straordinaria combinazione celeste, signori, è l’Orthocelestogramma, ma per essere pura Orthogeometria manca ancora il terzo elemento ossia la terza figura geometrica platonica – il quadrato.
Il quadrato si realizza ripetendo quattro volte in angolo retto la base del triangolo (Fig. 9). Di nuovo rimaniamo sbalorditi costatando che la base del triangolo è perfettamente adatta a quella del quadrato e che se fosse appena più lunga o più corta non avrebbe mai realizzato il quadrato. Il quadrato e il corrispettivo concetto contenuto nell’Orthogramma adesso è quasi perfetto ma la perfezione totale si realizzerà soltanto prolungando le due linee all’interno del Triangolo fino al contatto con la circonferenza (Fig. 10). E qui miracolo, le line finiscono proprio nella punta degli angoli del quadrato. Esse non sono altro che le diagonali dello stesso quadrato; Perfezione Suprema.



Questa è Astrosophya o intelligenza depositata nella configurazione degli astri, le relazioni geometriche creano l’Astrogeometria mentre le misure concrete e i loro calcoli portano all’Astromatica. Queste sono scienze che vengono dai tempi remoti e sarebbero di sicura provenienza extraterrestre che molti degli antichi, specialmente gli egizi, conoscevano. Quanto lontana, semplice e casereccia appare in comparazione la connessione stellare di Robert Bauval sulle tre stelle della cintura di Orione e le tre piramidi di Giza.


In qualunque modo prendiamo questa grande scoperta é impossibile sfuggire all’inquietante domanda: come mai la totalità delle stelle di una costellazione in questo caso quella di Orione e dintorni segue rigorosamente i rigidi canoni non soltanto della geometria particolare ma di un intero disegno concentrato, sintetico pieno di concetti geometrico filosofici, tradotti ad literam in realtà. Chi è perché poi ha piazzato là in formule matematico geometriche le stelle? Si dedurrebbe che esistono delle civiltà inimmaginabilmente sviluppate che possono creare astri a volontà e posizionarli sulla volta celeste. Se no, in ogni caso, le stelle di Orione devono seguire le leggi matematico geometriche (di Maat) e in questo caso la costellazione di Orione è un vero e proprio cristallo. Questo proverebbe anche l’esistenza della materia oscura nell’Universo dove le punte del cristallo stellare, ossia le stelle, sono soltanto la materia visibile concentrata mentre i veri volumi ingrossano la materia e l’energia invisibile rimanente. Comunque sia, l’Umanità é per la prima volta davanti a qualcosa di sconvolgente capace di cambiare la nostra visione del mondo. La scoperta diventa ancor più importante tenendo conto che i supremi segreti dell’antichità remota ruotano attorno a simili principi cardinali che sono la chiave della loro ragione nascosta.
In fine si dovrà rispondere perché il vero “disegno finale” quello completo è ottenibile e diventa più evidente attraverso il rovesciamento della costellazione di Orione. Già da tempo molti egittologi si sono chiesti perché in molte rappresentazioni della volta celeste le costellazioni appaiono rovesciate assieme all’intera volta celeste. Così appare anche sul soffitto astronomico nella tomba dell’architetto Senmut nell’antico Egitto. Una delle risposte sarebbe il fatto che la forma archetipale della costellazione di Orione è un “X” latino o un “ˇΧ” acha greco (Fig. 11) e perciò rovesciato rimane sempre uguale a se stesso. Di più la parte inferiore della “X” è un cono ossia una piramide, mentre assieme alla parte superiore suggerisce la clessidra (il tempo). La “X” come cifra romana indica il 10 ossia il “sistema metrico decimale” (supremo segreto) che sta alla base delle piramidi. In fine “X”(90°) rappresenta l’Orthogonalità per eccellenza. Tutto quello lì espresso è reminiscenza di una religione stellare (razionale).


IL SEGRETO DI CHEOPE NEL CUORE DI ORIONE

Il nocciolo duro della costellazione di Orione è rappresentato dalle tre stelle della cintura e di sicuro - l’Orthogramma celeste - sintesi perfetta dei tre poligoni platonici deve per forza essere deposita in questo luogo assieme ai segreti delle tre piramidi di Giza, di cui quella di Cheope prima di tutto. Se si trovasse che la piramide di Cheope fosse iscritta nella costellazione di Orione sarebbe indiscutibilmente la più grande scoperta di sempre. Perciò procediamo passo a passo per trovare il Grande Segreto. Esso è nascosto all’interno del triangolo, dove accanto a quello equilatero (60°) e a quello centrale rettangolare (90°), si trovano collocati anche altri due triangoli situati da una parte e dell’altra di quello centrale (Fig. 12). Misurandoli resteremo sorpresi: essi hanno 76° niente meno che i stessi del vertice della piramide di Cheope. Come mai? La scoperta è ancor più eclatante se si tiene conto che l’angolo vertice della piramide di Cheope è un’espressione diretta derivata dalla più universale combinazione possibile, quella tra un triangolo equilatero e le diagonali di un quadrato. Questa combinazione è la stessa in tutto l’Universo ed è intrinseca non soltanto alla geometria e alla matematica ma direttamente alle leggi della natura. Si prova cosi per la prima volta che la piramide di Cheope è un intermediario tra il trascendente reame delle leggi della natura e il nostro mondo degli effetti. Nella stessa figura 12, al centro tra le due sagome di Cheope si trova un'altra proiezione della stessa piramide ma questa volta vista perpendicolarmente su uno dei suoi spigoli.
Tracciando le due basi di 52° delle novelle piramidi di Cheope appena ottenute, le loro prolungazioni finiranno sul cerchio che arrotonda la costellazione di Orione. Ebbene i due punti sono di straordinaria importanza perché gli unici che permettono l’iscrizione di un triangolo equilatero nel Cerchio (Fig. 13). Queste “impostazioni uniche” di straordinaria bellezza sono trascendenti e perciò il triangolo equilatero iscritto nel Cerchio è direttamente collegato con le più universali operazioni matematico geometriche. C’è da chiedersi a che cosa corrisponde il triangolo equilatero. Tra l’altro esso è presente come copricapo nemes sulla testa della Sfinge e guarda caso dietro la stessa Sfinge a Giza si trovano due piramidi quasi uguali quella di Cheope e quella di Chefren (Fig. 14) proprio come disegnato nella costellazione di Orione.


L’analogia tra le correlazioni matematico geometriche presenti nella costellazione di Orione e la loro trasposizione terrestre è ben visibile e il disegno è quasi perfetto. In parole semplici gli antichi egizi hanno costruito la Sfinge con volto umano perché la costellazione rappresenta il faraone e la perfezione espressa dal triangolo equilatero doveva incoronare la testa. La Sfinge fu concepita e piazzata davanti alle piramidi per riprodurre l’archetipo universale codificato nelle stelle della costellazione di Orione. In fin fine si rinunciò alla posizione centrale della Sfinge che poi fu piazzata davanti e laterale alla piramide di Chefren per soddisfare un'altra relazione importante quella del “Rettangolo egizio” o “faraonico”.


Il fatto che le stelle di Orione, esclusa nessuna, sono tutte situate sulle linee e negli spigoli delle figure geometriche universali e soprattutto che sono ermeticamente racchiuse da un cerchio ha dell’inverosimile. La scoperta diventa ancor più impressionante tenendo conto che tutte le figure sono rigorosamente intercorrelate una con l’altra in un concetto unico esprimendo le virtù universali del Cerchio, l’archetipo assoluto dell’Universo. Fu questo il segreto del famoso disco di Ra che Egizi veneravano e che tutto conteneva. Sarebbe questo Disco, di RA, quello che illumina la Ragione e fa scoprire agli uomini il gioco delle leggi della natura.
Da qui nacque la suprema scoperta degli egizi che fu questa: l’universo della geometria, dei numeri e della Parola sono un tutt’uno con le leggi che governano l’Universo. Attraverso geometria, numero e Parola il faraone poteva capire e governare il Mondo matematicamente (Maat). Il Cerchio racchiudeva la sintesi suprema diventando “Disco di Ra” oppure “Uovo cosmico, ”Uovo di Brama”, “Uovo Orfico”, oppure ”Lottus dell’Universo”, ognuno secondo la sua religione di provenienza.
Fu proprio un simile sussulto d’illuminazione sulla “via di Damasco” che apportò il faraone Akhenaton sulla retta via del Disco solare di Aton, appunto quello delle Origini. Il faraone capì d’un colpo che tutto nasceva da un tale disco attraverso le leggi e che tutto tornava indietro ad esso. Ecco perché la sua fu considerata la prima religione monoteista anche perché il Cerchio come Principio é Uno senza secondo. Già la leggenda dice che in un giorno Akhenaton vide un disco luminoso, che cambiò la sua visione e la trasformazione, fu così potente da riuscìr  a sradicare la millenaria supremazia di Amon sostenuta dalla classe sacerdotale. D’un colpo da Amenofi IV (Imen-hetep netjer heqa-iunu “Amon è soddisfato” cambiò il nome in Akhenaton (Akh-en-Aton “Utile ad Aton”. La risposta è tutta qui: Akh altro non è che l’Akh, il terzo corpo luminoso e geometrizzante, ossia il Cerchio (vedi i tre corpi: Ka – Ba – Akh). Aton si identificherebbe anche con il Disco “parlante”, vibratorio, ma prima di tutto è il Disco della Croce. Che Akhenaton arrivò fin qui grazie al suo intelletto o trovò le mappe segrete di Orione non lo sappiamo. Certo è che diede l'inizio all’era delle religioni monoteiste che sfortunatamente non hanno trovato fino ad oggi il loro comune Origine ed’Unità funzionale.

Concludendo, decine di miliardi di uomini per migliaia di anni hanno guardato a lungo il cielo e la costellazione di Orione e pure nessuno se ne accorto che lassù giace il mistero matematico geometrico più semplice e conciso che la creazione poteva concepire. Gli antichi intuendolo non esitarono a dedicarli le più straordinarie costruzioni dell’antichità e le piramidi furono un ecco implicito ed una esercitazione continua per aggiornare nuove e nuove scoperte a ritroso di tutto ciò. Fu da questa coerenza matematico geometrica che nacque la “religione scientifica” egizia di cui la dea Maat era capostipite e responsabile diretta.
In qualunque modo andarono le cose ai “primi tempi” in linee generali esse seguirono tre direzioni fondamentali: quella del lignaggio umano “A” e “B” e quella del lignaggio alieno.
1) Il lignaggio umano “A” esprime una remotissima origine ed appartenenza di straordinarie conoscenze d’antichissime superciviltà terrestri che trasmisero sul percorso del tempo il loro tesoro sappienziale alle nuove civiltà storiche.
2) Il lignaggio umano “B” o il contributo civilizzatore si riesuma cosi: in un determinato periodo prima ancora delle costruzioni delle grandi piramidi tra gli uomini s’innescò uno straordinario sussulto rivelatore, quando straordinari personaggi storici ebbero una cascata ininterrotta di rivelazioni matematico geometriche, mistiche e scientifiche di colossale portata che decisero di immortalarle in maniera codificata nei grandi monumenti per tramandarli ai posteri.
3) Il lignaggio alieno. In questo scenario le straordinarie conoscenze furono ricevute dalle civiltà aliene molto evolute che visitarono la Terra. La più sicura provenienza ce da individuare nella costellazione di Orione e d’dintorni. Anche in questo caso la costruzione di straordinari monumenti per preservare le conoscenze era altrettanto necessario. Tra le molte scienze che gli uomini ricevettero, furono: l’Astrosophya, Orthomatica, il Sistema di quantificazione universale, la Lingua degli Dei, la Geometria embrional sintetica etc. Questo grande tesoro di Conoscenza doveva essere ben codificato in giganteschi monumenti di pietra in tal modo da resistere al tempo per poter essere ulteriormente decodificato e trasmesso ai posteri. Per compiere la missione bastava che anche un solo uomo scoprisse tutto ciò. Però, gli alieni lo legarono ad una ben precisa clausola: quella di essere apportato alla luce in un determinato arco di tempo.


Noi oggi ci chiediamo se per caso questo termine non fosse il famigerato anno “2012”, tanto indicato dagli Maya come scadenza ultima e improrogabile. Sappiamo da sempre che il 12 è il termine ultimo quando le lancette dell’orologio indicano l’ora fatidica. Ma una risposta adeguata ci può sempre salvare e l’Astrosophya è soltanto una delle 12 scienze degli Dei. Trovare anche le altre rimanenti allude alle “nuove 12 fatiche di Ercole” - la Nuova Impresa Planetaria. L’equazione del problema è semplice, l’anno suggerita proprio i Maya attraverso la legenda dei “12 teschi di cristallo”, che poi non sono cristallo di quarzo ma menti cristallini di uomini in carne ed ossa che devono riunirsi a completare l’Opera del 13-essimo che ancor molto prima, trovò i più grandi segreti dell’Universo ma la nostra cecità non riuscì discernere e ricevere la sua eredità. In ogni caso in pochi anni l’Umanità riceverà rivelazioni senza precedenti quante non ne abbia ricevuto nelle epoche passate. Sarà la “Rivelazione della Rivelazione” – il nuovo funzionamento della Chiave perduta, capace di aprire i Codici degli Dei e dell’Universo. 
Si ravvicina il tempo quando “le pietre parleranno e le stelle idem”.
Il tempo delle rivelazioni universali è arrivato e perciò dobbiamo capire prima il “luogo di tutti i luoghi” quello della nostra origine celeste. (leggere con attenzione quello che segue):

L’ORIONE, FARO CIVILIZATORE 
(PER LE CIVILTA’ SPARPAGLIATE A MIGLIAIA DI ANNI LUCE)
IL GRAN DISEGNO - PROGRAMMA DI ORIONE


L’enorme e coerente quantità di relazioni matematico geometriche condensata nella costellazione di Orione e specialmente la sua logica sintetica presuppone per forza la presenza di un’Intelligenza ed un’Entità superiore. Lo scopo dell’enorme costruzione stellare è evidente: insegnare attraverso la matematica e la geometria, tutte le civiltà minore estese su migliaia e miglia di anni luce attorno alla costellazione di Orione. C’è un “Programma di Orione” che si perpetua da milioni di anni e noi siamo relativamente recente addentrati dentro. Questo”programma stellare” espresso dalla configurazione logico universale di Orione si ripete poi in altre parti della nostra galassia simile ai nostri ripetitori satellitari per le telecomunicazioni.
Il programma di Orione potrebbe essere unico come tipologia e ripetibile non soltanto nella nostra galassia ma anche nelle altre in quanto tratta le leggi universali della matematica e geometria che sono le stesse nell’Universo. E non per ultimo, il fatto che l’Embrione cosmico è il generatore stesso dell’Universo.
Ecco come fu concepito e come funzionò il Progetto Orionico: civiltà enormemente potenti di qui attuali gli alieni che girovagano attorno alla Terra sono dei semplici manovali, hanno creato o piazzato le stelle in quella combinazione, massima possibile, per riprodurre il principio fondamentale di tutte le leggi dell’Universo, simile ad’un codice di logaritmi. L’intenzione era quella di imparare le future nascenti civiltà in un raggio di molte migliaia di anni luce. Nel cuore del Grande Disegno di Orione hanno piazzato l’archetipo della piramide di Cheope come strumento di conversione universale delle ideoenergie. Nel fra tempo hanno costruito su tutti i pianeti che contenevano vita, delle gigantesche piramidi per dare agli esseri la possibilità di fare la correlazione tra queste e quelle disegnate nel cielo. Questa era la Grande Correlazione che gli esseri guardando il cielo dovevano capire e realizzare. Ad ogni civiltà fu dato un tempo per risolvere il “puzzle” e sembra che per la Terra questo scade il 21.12. 2012. Ho prove che questa data è collegata alle piramidi di Giza in Egitto.
Ora in poco tempo l’Umanità dovrà risolvere l’”Equazione” anche se fosse compiuta da parte di un solo individuo, però la realizzazione implicherà tutti.
Questo è il vero Progetto Planetario di cui siamo ignari per tropo arroganza e questo spiega l’enorme interesso di tutti i popoli antichi per il cielo e la loro enorme conoscenza astronomica mentre alcuni né anche avrebbero scoperta la ruota. Spiega anche le enorme costruzioni ciclopiche e il fatto che le piramidi sono disperse su tutti i continenti.
La scoperta che le stelle hanno una logica nascosta dimostrabile attraverso la geometria e la matematica, proprio lo strumentario di base della scienza, potrebbe essere la terza grande rivoluzione dopo la scoperta del fuoco e della ruota. Una nuova visione del Mondo. Il nostro dramma sarebbe tragicomico: scomparire perché non abbiamo capito che qualcuno ha già scoperto quello che ci poteva salvare.

Articolo concesso a Segnidalcielo

A cura del Prof. Vasile Droj

Scienziato e Ricercatore - Fondatore Universologia
www.universology.com